La rifermentazione in bottiglia, detta anche metodo classico, di cui la Franciacorta è stata la prima DOCG in Italia.
L'Unione europea riconosce a solo tre vini italiani (Franciacorta, Asti e Marsala) la possibilità di indicazione del vino senza altri termini qualificati. Il disciplinare in vigore vieta esplicitamente l'utilizzo del termine “spumante” nella designazione e nell'etichettatura; la dicitura corretta è dunque "Franciacorta" e non "spumante Franciacorta", esattamente come è d'uso per lo Champagne francese (con il quale il Franciacorta condivide i punti chiave della produzione).
Il nome del vino coincide con quello della zona da cui provengono le uve: una limitata area geografica compresa tra il monte Orfano ed il lago d’Iseo, in provincia di Brescia.
La caratteristica fondamentale del Franciacorta sta nell'unicità del metodo ammesso per la presa di spuma, che è quello tradizionale: la rifermentazione in bottiglia, detta anche metodo classico, di cui la Franciacorta è stata la prima DOCG in Italia.
Nello specifico della nostra cantina, i Franciacorta Majolini sono prodotti mediante lunghi tempi di rifermentazione in bottiglia, che vanno da un minimo di 24 mesi fino a 120 per alcune Riserve.